Page 12 - SymbolsUnimore_n4
P. 12
I beni culturali
Il restauro della torre di San caso il lavoro non è concluso ma prosegue attraver- consentito di individuare, valutare e valorizzare
Prospero (RE), della torre Garisenda so la partecipazione di Stefano Lugli, coordinatore quelle forme del paesaggio scientificamente rile-
(BO) e del Duomo di Modena degli studi geologici sulle pietre ornamentali e sui vanti e meritevoli di essere conosciute e tutelate per
fenomeni di degrado, alle attività del Comitato per le generazioni future, in quanto elementi chiave per
l'alta sorveglianza del Sito Unesco di Modena. la comprensione dell’evoluzione fisica del territo-
È appena iniziato lo smantellamento del ponteggio rio e delle relazioni tra questo e le vicende umane.
di restauro della torre di San Prospero. Icona dello I beni geologici e paesaggistici
profilo urbano di Reggio Emilia, la torre fu comple- Archeometria dei pigmenti
tata nel 1571 rivelando ben presto gravi problemi al Nell'ottica di un approccio interdisciplinare al
paramento lapideo soggetto a fenomeni di degrado tema del patrimonio culturale, e della sua valo- Nell’ambito delle attività Archeometriche, che
di intensità straordinaria. Per questi motivi il pro- rizzazione e conservazione, le ricerche svolte dal prevedono l’utilizzo di tecniche strumentali scien-
getto di restauro ha dovuto affrontare sfide di una gruppo di geomorfologia risultano fondamentali tifiche per lo studio dei materiali, del degrado e
complessità senza precedenti nel panorama nazio- perché in grado di individuare forme del rilievo dell’individuazione di interventi di restauro dei
nale. Festeggeremo a breve il completamento del meritevoli di essere conosciute e tutelate, promuo- beni culturali, numerosi interventi sono stati coor-
restauro, mentre sono invece appena iniziati i lavo- vendo una fruizione pubblica consapevole e soste- dinati da Paolo Zannini, per ottenere informazioni
ri di consolidamento della torre Garisenda a Bolo- nibile. Infatti, i beni naturali, e in particolare i beni su materiali costitutivi le opere, pigmenti, colo-
gna. Gli studi in corso riguardano le caratteristiche geologici, considerati patrimonio culturale già nelle ranti, materiali leganti, strati di degrado ecc. Per
della luccicante roccia selenitica del basamento, leggi del 1939, stanno beneficiando di un notevole questo scopo sono state utilizzate tecniche di spet-
delle malte antiche e di quelle da impiegare per il interesse, sia nell’opinione pubblica, sia attraverso troscopia infrarossa e Raman, spettrometria a raggi
restauro. Nel 2019 si sono invece conclusi i grandi iniziative legislative di censimento, protezione e X, microscopia elettronica, diffrattometria a raggi
lavori di rafforzamento antisismico del Duomo di valorizzazione. Tra i beni geologici meritano una X, separazione cromatografica seguite da ricono-
Modena in seguito ai danni provocati dal terremo- particolare attenzione quelli geomorfologici e pa- scimento in spettrometria di massa, analisi termi-
to del 2012. L’entità distruttiva degli eventi sismici esaggistici, che per le loro caratteristiche sono più che ecc. In questo modo è stato possibile essere
è drammaticamente venuta alla luce dalla nostra facilmente e immediatamente apprezzabili dalla di ausilio a importanti cantieri di restauro, nonché
scoperta che le volte quattrocentesche sono state popolazione. In questo contesto gli studi condotti, ampliare la conoscenza su la più grande varietà di
parzialmente ricostruite più volte per riparare dan- sia in ambito locale che internazionale, da Doriano opere d’arte, con interventi su opere di Raffaello,
ni provocati da antichi terremoti. Anche in questo Castaldini, Paola Coratza e Mauro Soldati, hanno Caravaggio, Correggio, Modigliani, Cezanne e
12