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mente osservazioni astronomiche mediante strumentazione ottica all’a-
vanguardia per allora, come il Cerchio Meridiano di Reichembach ed
Ertel, lo strumento dei passaggi di Amici, il Telescopio Newtoniano di
Amici, i Pendoli Astronomici, un cannocchiale di Fraunhofer e altri.
Molti di questi strumenti sono tutt’ora conservati, caso quasi unico in
Italia, negli stessi locali di uso originale, così da poter ricostruire una volta
intervenuti nei locali un ambiente di studio e di ricerca del XIX secolo.
L’importanza e il prestigio dell’Osservatorio è testimoniato anche dal
fatto che qui ebbe sede, nel 1850, l’officina metrica del Ducato di
Modena con la responsabilità dell’introduzione, nel Ducato, del nuovo
Sistema Metrico Decimale. Ancora oggi sono conservati, nel museo
dell’Osservatorio Geofisico, lo Strumento Comparatore e la Macchina
a Dividere di Perreaux, costruite a Parigi nel 1850.
Accanto alle Osservazioni astronomiche venivano annotati i dati me-
teorologici. Nelle osservazioni scritte quotidiane risultano ricordati
anche fatti di cronaca, fra cui i moti rivoluzionari del 3 febbraio 1831,
che videro Giuseppe Bianchi schierato a difesa della dinastia Estense
contro Ciro Menotti.
I rilievi meteorologici continuano ancora oggi, con l’ausilio di stru-
mentazione automatica. La lunga serie storica meteoclimatica, di cui
è custode l’Osservatorio modenese, è una delle poche serie italiane di
durata ininterrotta, che prosegue nel medesimo luogo, senza importan-
ti cambiamenti nella posizione degli strumenti.
Con la caduta del governo Estense e la conseguente cacciata del Bian-
chi, dopo il breve periodo Tacchini, subentrò alla Direzione Domenico
Ragona e le misure meteorologiche divennero sempre più la principa-
le attività dell’Osservatorio, tanto da assumere la nuova denominazione
di Osservatorio Meteorologico. In quel periodo, seconda metà XIX
secolo, fu così potenziata, appunto, l’attività meteorologica, creando in
provincia di Modena la prima rete pluviometrica provinciale. In osser-
La torre di levante, sede dell’Osservatorio, Modena (foto AB) The East tower, home to the Observatory, Modena (photo by AB)