Page 35 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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I danni subiti dai capannoni industriali durante il
sisma del 2012: analisi delle criticità e prospettive di
evoluzione nella progettazione
a
a
b
Giorgio Serafini , Federico Oyedeji Falope , Martina Ferrari , Alice Gorlato b
a Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF), Unimore
b Libero professionista
La peculiarità della serie di sismi che interessarono parte della pianura emiliana nel
2012 è legata all’elevato effetto di danneggiamento subito dai capannoni industriali pre-
fabbricati. Questa peculiarità può essere ricondotta in parte alle caratteristiche costrut-
tive dei capannoni, ma anche al fatto che per le loro frequenze caratteristiche le scosse
produssero accelerazioni molto superiori a quelle riscontrate in altri sismi storici italiani.
Le analisi sistematiche dei danni subiti portarono a trarre delle conclusioni favorevoli
sull’affidabilità strutturale dei sistemi fondali, ove non si manifestassero problemi di
liquefazione del suolo. Al contrario furono evidenziate delle criticità elevate nei riguar-
di di alcune tipologie costruttive, in particolare connesse a irregolarità altimetriche e
planimetriche degli edifici e nei dettagli di collegamento tra le pannellature di tampo-
namento esterno e la struttura propriamente detta.
Il sisma del 2012: “il terremoto dei capannoni”
Può essere interessante effettuare un confronto tra gli spettri di risposta in accelerazione
che caratterizzano quattro sismi recenti che, per diversi motivi, conviene analizzare per
l’analisi del danno. Ci si riferisce, come base di confronto, all’evento sismico recente
di maggior intensità che aveva interessato la bassa modenese: il sisma di Novellara del
1996. Si è preso in considerazione, poi, uno spettro di risposta del sisma de L’Aquila
del 2009, anche se gli spettri di risposta relativi a questo sisma risultano abbastan-
za diversi a seconda della posizione in cui è stato registrato l’accelerogramma usato
come base per l’elaborazio-
ne. Infine sono stati valutati
gli spettri di risposta dei si-
smi emiliani del 20/5/2012 e
del 29/5/2012. Come usuale,
in ascissa si riporta il valo-
re di T espresso in secondi,
mentre in ordinata si riporta
l’accelerazione indotta, come
parte di g (Figura 1). Le va-
lutazioni sono state condotte
per tre valori del periodo T,
Figura 1. Accelerazioni per vari sismi storici, indotte su tre corrispondenti ad un edificio
diverse tipologie di edifici. in cemento armato a tre piani
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