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18 Profilo storico | Historical Profile
alla morte di Matilde di Canossa (+ 1115) e aveva visto prevalere la
fazione fedele al Papa. Non sorprende, date queste premesse, assistere a
una decisa diffusione delle idee guelfe tra docenti e allievi. Guizzardo
da Colorno e Guido da Pavia, due colleghi di Pillio da Medicina –
sempre attento a mentenersi libero da cariche politiche – furono, ad
esempio, impegnati a più riprese nell’amministrazione del Comune di
parte guelfa fra il 1181 e il 1219. Pillio stesso, come il suo maestro Pia-
centino, citava abitualmente testi canonici, anche molto recenti, come
numerose decretali pontificie successive al 1140, a riprova di una spe-
ciale attenzione alla produzione canonistica ecclesiastica e all’autorità
da cui promanava.
In questo contesto, appare significativo anche il riconoscimento for-
male dello Studium, mezzo secolo dopo la sua istituzione, da parte di
papa Onorio III che, con un breve del 1224, conferì al vescovo di
Modena giurisdizione sugli scolari. Lo Studium fiorì, fino a rivaleggiare
con la vicina Bologna, specialmente quando la città felsinea fu colpita
dall’interdetto papale nel terzo decennio del Duecento e diversi do-
centi e studenti preferirono spostarsi a Modena.
Volendo ora tratteggiare le caratteristiche essenziali dello Studio mo-
denese, va ricordato anzitutto come l’insegnamento fosse a carico del
Comune, con la netta esclusione di qualunque donativo degli studenti
ai professori. Gli insegnamenti erano suddivisi fra vari titolari. C’erano
due cattedre di Diritto civile e una di Decreti, e si studiava, come detto,
Diritto canonico; la Medicina si sarebbe invece affermata nel corso del
Duecento. Accanto allo Studium giuridico vero e proprio, si insegnava-
no le arti liberali e la ars notaria, l’arte del notariato. Non è noto come
si svolgessero le lauree, né se vi fossero, ma si è a conoscenza di precisi
obblighi di studio correlati all’esercizio di cariche pubbliche: un giudice
del Comune, per portare un caso, doveva aver frequentato le lezioni per
almeno cinque anni senza interruzione e doveva dimostrarlo median-
te un attestato rilasciato dai professori. Gli studenti godevano di alcuni
Statuti del Collegio dei giudici e degli avvocati della città di Modena 1270-1337, Statutes of the Panel of Judges and Advocates of the city of Modena, 1270-1337,
Archivio Storico del Comune di Modena (foto GMO) Historical Archive of the Municipality of Modena (photo by GMO)