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                                                                                           Le vicende storiche


                                                                                           Il monastero si estendeva su un ampio quadrilatero di circa 9.000 metri
                                                                                           quadrati nella zona sud occidentale della città, ai margini del centro
                                                                                           storico, dove il tessuto urbano si diradava verso le mura. A oriente con-
                                                                                           finava con il cinquecentesco monastero del Corpus Domini, ora Liceo
                                                                                           Psicopedagogico “Carlo Sigonio”; al di là della via Camatta sorgeva il
                                                                                           monastero di San Geminiano di fondazione quattrocentesca, sede del
                                                                                           Dipartimento di Giurisprudenza, componendo un vastissimo isolato
                                                                                           dai grandi spazi di chiostri, orti e giardini. Gli altri confini del San
                                                                                           Paolo erano a ovest l’odierna via Francesco Selmi, già contrada di San
                                                                                           Paolo, dove si apriva l’omonima chiesa; a sud via Caselle; a nord uno
                                                                                           stradello, ora prosecuzione della via Camatta, che separava il monastero
                                                                                           dal rinascimentale palazzo già dei marchesi Foschieri, abbattuto negli
                                                                                           anni sessanta del ’900 e sostituito dalla struttura di un garage, e dall’al-
                                                                                           tro contiguo palazzo già dei conti Valentini.
                                                                                           Lo stradello era in parte occupato da un corso d’acqua a cielo aperto,
                                                                                           uno dei due rami del canale Modonella o Modenella detto Camatta,
                                                                                           toponimo derivato da una vecchia “casamatta” nella quale era stato
                                                                                           ricavato un guazzatoio per lavare i cavalli, chiuso nel 1827.
                                                                                           Nell’angolo nord occidentale dell’isolato s’innalza la chiesa di San
                                                                                           Paolo, antica parrocchiale fondata nel 1192 su un percorso che col-
                                                                                           legava una porta secondaria delle mura alla Piazza Grande, cuore della
                                                                                           città. Dal 1491 vi si insediarono le monache agostiniane, forzate ad ab-
                                                                                           bandonare il monastero di Santa Maria della Misericordia, fuori porta
                                                                                           Ganaceto, le quali avrebbero costruito i loro alloggi anche usufruendo,
                                                                                           nel 1495, di materiali edilizi di demolizione provenienti dal Palazzo
                                                                                           Comunale. Nel 1509 si completò il dormitorio e l’anno seguente si
                                                                                           intrapresero la sistemazione di vicini edifici preesistenti e la costruzione
                                                                                           di nuovi fabbricati. Il monastero si ampliava progressivamente, inglo-
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