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                                                                                           già nel 1701. L’ampliamento sull’area di questi fabbricati permise la
                                                                                           costruzione del Teatro del Collegio. Nel 1744 si aggiunse Casa Azzani,
                                                                                           in angolo con corso Canalgrande, mentre nel 1751 la Congregazione
                                                                                           della Beata Vergine e di San Carlo acquisì la restante parte dell’osteria
                                                                                           del Montone, consentendo la costruzione di altre cinque campate del
                                                                                           portico sulla via Emilia.
                                                                                           Nel 1774 vennero acquistate le case Vandelli e Bettoli (parte di questi
                                                                                           fabbricati furono in seguito destinati all’Università) che si unirono alla
                                                                                           Casa Azzani e conclusero così il fronte sulla via Emilia: su progetto e
                                                                                           sotto la direzione di Pietro Termanini, la facciata arretrata e il portico
                                                                                           furono armonizzati con quanto già realizzato nel secolo precedente
                                                                                           dall’Avanzini e dal Loraghi.
                                                                                           Nel 1763, il lapicida veronese Pietro Puttini realizzò le nuove colonne
                                                                                           in marmo, uniformi rispetto a quelle già esistenti, e nel 1764 il Ter-
                                                                                           manini poté redigere la relazione di fine opera, nella quale assicurò la
                                                                                           conformità dei lavori svolti rispetto al progetto commissionato dalla
                                                                                           Congregazione.
                                                                                           Tra il 1732 e il 1772, altri ampliamenti interessarono il palazzo del Col-
                                                                                           legio dei Nobili, come la costruzione di una nuova manica addossata
                                                                                           alla chiesa, collegata alla sagrestia e usata come oratorio, e l’amplia-
                                                                                           mento, nel 1762, della biblioteca lungo tutto il braccio affiancato alla
                                                                                           Galleria d’Onore, che corre parallela alla via San Carlo.
                                                                                           Parte di queste trasformazioni avvennero in seguito alle nuove esigenze
                                                                                           derivanti dall’istituzione della riformata Università alla quale furono
                                                                                           assegnate porzioni cospicue del complesso del Collegio.


















                                                                                                                                                                                                                             Scalone sferico, Collegio San Carlo, Modena
                             Giovanni Lazzoni (1618-1690/91), San Carlo Borromeo che venera la croce  Giovanni Lazzoni (1618-1690/91), San Carlo Borromeo che venera la croce
                                                                                                                                                                                                                     Il corridoio del primo piano, Collegio San Carlo, Modena
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