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Ematologia: Ricerca e Formazione
Il laboratorio, le terapie innovative, il trapianto e le cure palliative/supportive precoci
L’Ematologia di Modena persegue tre princi- ematologiche neoplastiche e non neoplastiche, fisici (in primis il dolore), psicosociali e spiri-
pali linee di sviluppo. La prima è rappresentata terapie innovative/sperimentali di tipo medico, tuali dei pazienti con cancro e loro famigliari,
dalla ricerca traslazionale, cioè la capacità di anche associate al trapianto di midollo osseo e in tutti gli stadi di malattia, con speciale riferi-
risolvere problemi clinici, ricorrendo ad espe- cellule staminali periferiche, sia di tipo autolo- mento anche alla malattia curabile, contribuen-
rienze di ricerca di laboratorio basate su tecni- go che allogenico, con lo scopo di migliorare do a contenere il ricorso a terapie inappropriate
che di biologia molecolare, citogenetica, e im- e ad atti di accanimento negli ultimi mesi di
munologia. Nello specifico, sono state scoperti: vita, permettendoci di migliorare non solo la
a) i meccanismi immunologici capaci di con-
trollare sia alcuni tipi di neoplasie causate da qualità ma anche la durata di vita dei pazien-
virus oncogeni, nei pazienti trapiantati di orga- ti. Il nostro gruppo ha coordinato uno studio
no solido, sia alcuni sottotipi di leucemie acu- Accademico, indipendente, che, per la prima
te, permettendoci di realizzare una delle prime volta, ha dimostrato il vantaggio dell’utilizzo
esperienze Accademiche al mondo di terapia della morfina nella cura del dolore moderato da
cellulare anti-leucemica; b) i meccanismi gene- cancro rispetto ad altri analgesici (oppioidi mi-
tici ed immunologici alla base dello sviluppo di nori). Questi risultati, pubblicati sulla prima ri-
infezioni fungine invasive in alcuni sottogruppi vista oncologica al mondo (Journal of Clinical
di pazienti ematologici, permettendoci di defi- Oncology) sono stati recepiti nelle raccoman-
nire in modo specifico ed individuale il rischio dazioni della Organizzazione Mondiale della
di tali gravissime complicanze e di brevettare Sanità, nel 2019, cambiando la pratica clinica,
nuovi esami immunologici capaci di miglio- dopo circa venti anni. Dopo il primo Master
rarne la diagnosi e il trattamento, 3) i mecca-
nismi genetici ed immunologici piu’ fini della Nazionale di I livello in Cure Palliative e Te-
biologia e dello sviluppo della leucemia linfa- rapie del Dolore nel 2011, è continuata la pro-
tica cronica, permettendoci di descrivere, per la mozione di Corsi di Formazione Nazionali per
prima volta, come diversi fattori del micro-am- Specialisti Ematologi ed Oncologi in collabo-
biente tumorale possano interagire con le cel- razione con Vital Talk (www.vitaltalk.org), per
lule di leucemia linfatica cronica e favorirne o, incoraggiare l’ evoluzione della comunicazione
viceversa, inibirne la proliferazione, chiarendo e della relazione medico-paziente. Tale ricerca
i meccanismi, non noti, di efficacia o di resi- si è arricchita della collaborazione con il Ma-
stenza dei farmaci utilizzati nella cura di questa gnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo
malattia e le ragioni biologiche di alcune spe- Porro, portando alla ideazione e realizzazione
cifiche tossicità farmacologiche. I risultati ori- di studi originali, volti a caratterizzare il si-
ginali di queste ricerche sono stati pubblicati, l’ efficacia di cura e prevenire o controllare le gnificato affettivo e semantico delle parole as-
in cinque occasioni sulla prima rivista medica complicanze immunologiche. Infine, è attiva
al mondo, il New England Journal of Medicine una importante ricerca clinica sulla profilassi e sociate al dolore fisico e psico-sociale nei due
e decine di volte sulle prime riviste di settore, sulle terapie delle malattie della coagulazio- ambulatori che offrono a pazienti e famigliari
ematologico ed oncologico. La seconda linea di ne. La terza linea di sviluppo è rappresentata cure palliative/supportive precoci onco-emato-
sviluppo è rappresentata dalla ricerca clinica, da un nuovo modello di ricerca e formazione, logiche, rispettivamente presso la UO di Ema-
in rete con le principali Società scientifiche e volto a diffondere programmi di cure palliative/ tologia AOU Modena e presso l’Ambulatorio
Fondazioni Nazionali ed Internazionali di set- supportive precoci, a valenza intra-ospedaliera, di Cure Palliative/Supportive Precoci Oncolo-
tore, che offre ai pazienti, affetti da malattie con l’obiettivo primario di controllare i sintomi giche, dell’ Ospedale di Carpi, USL Modena.
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